- trasposizione
- tra·spo·si·zió·nes.f. CO1. il trasporre, l'essere trasposto; modificazione, cambio di posizione tra due o più elementi di una serie ordinata2. rielaborazione, adattamento di un'opera, di un testo per adeguarlo a una forma espressiva diversa: trasposizione cinematografica, teatrale di un romanzo, trasposizione degli elementi tipici della mitologia nella letteratura moderna3. TS ling. spostamento di uno o più elementi della frase in posizione diversa da quella normale, iperbato4. TS filol. in un testo manoscritto, spostamento di versi o di passi contigui da parte dell'amanuense5. TS tipogr. nelle bozze di stampa, spostamento di un pezzo da un punto in un altro, che può avvenire per errore o volontariamente in fase di composizione o di correzione di bozze6. TS mus. → trasporto7. TS chim. cambio di posizione degli atomi all'interno di una molecola, provocato dall'azione del calore o da quella di reattivi chimici, con conseguente produzione di una sostanza con caratteristiche differenti rispetto alla sostanza iniziale8. TS elettr. nelle linee elettriche trifase con conduttori disposti orizzontalmente, rotazione dei conduttori stessi per ridurre gli effetti della asimmetria tra essi | negli avvolgimenti di macchine elettriche suddivisi in più elementi collegati in parallelo, modifica dei collegamenti dei vari elementi per evitare correnti di circolazione9. TS telecom. modificazione della posizione dei fili di una linea telefonica per ridurre gli inconvenienti dovuti alla diafonia10. TS med. anomala disposizione dei visceri nel feto11. TS mat. operazione che consiste nello scambiare di posto due elementi di un insieme finito e ordinato12. TS econ. spostamento di una curva determinato dalla variazione di uno dei parametri13. TS psic. spostamento apparente di facoltà percettive dalla sede o dall'organo proprio a un altro rilevato in soggetti isterici gravi\DATA: av. 1565.ETIMO: der. di trasporre, cfr. sup. lat. transpositum, con -ione.
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